Ammettere le proprie (web) sconfitte

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Sarà che in realtà sono una gran brutta persona ma raramente (e se succede, probabilmente sono brillo da presa a bene) ho l’impulso di condividere le gioie, l’entusiasmo e il deo gratias per lavorare al nuovo-innovativo-fichissimo progetto X nel paradiso del Web Marketing.

Sono onesto, se non fosse per le bollette di fine mese – e se ne avessi la possibilità – vivrei come il Bender umano di Futurama, altro che dannare la propria robo-anima al robo-diavolo per ballare al pallido plenilunio di un monitor.

Condividere i successi è positivo ma…

Alex Torre, uno di quelli che non le manda a dire, qualche tempo fa ha lanciato una sfida su Facebook:

alex-torre-invettiva

L’invettiva è evidente: basta selfarsi come angeli invincibili capaci di sollevare le sorti di qualsivoglia business, la realtà è ben più brutta di come si dipinge. Mi sento di raccogliere il guanto della tenzone e sia chiaro, non lo faccio per i soldi promessi. Ma SOLO per quelli (Alex, mi basta pure una pizza e una birra. Due, anzi.)

Non sono state poche le volte che, dopo l’ennesima cappellata, mi sono ritrovato a uscire fuori dalla cella tipo Salvatore nel Nome della Rosa, farfugliando “Penitenziagite!” a mo’ di avvertimento per i giovani Adso attratti dai lustrini di questo settore. Ragazzi, se siete attirati dallo sterco del diavolo (e ve lo dico da stercorario che manco Ebenezer Scrooge) e ne siete capaci, questo settore è davvero lucrativo. Certo è logorante, non come rincorrere all’infinito una banderuola o spingere un masso su per una collina ripida ma le frustate si prendono.

Ecco le due assi che compongono la mia croce.

Avevo solo un lavoro da fare.. e l’ho cannato

1. La Genesi

Avendo iniziato in agenzia, quando capitano degli svarioni (e non è il Nono Cerchio), si è più o meno coperti. Invece da freelance tocca assumersi tutte le proprie responsabilità. Personalmente ho iniziato con una bella batosta: agenzia di pulizie a Roma, lavoretto piuttosto semplice ma che si è rivelato complesso per via della situazione in cui versava il cliente, a un passo dalla chiusura.

Il posizionamento è stato troppo specifico (pulizie palestre Roma, pulizie uffici Roma) e con pochi risultati tangibili. A nulla è valso anche aver fatto investire budget su query più pesanti in AdWords, con tutto che all’epoca ne capivo ancora meno di adesso. Qualche tempo dopo, l’agenzia è stata costretta a chiudere i battenti.

Ok la crisi, ok che i cliente è sempre stato molto corretto con me, dando la colpa a imprecisati stranieri che lavoravano a nero “rubandogli il lavoro” ma oh, non ho salvato la baracca dall’inferno.

2. La cacciata dal giardino dell’Eden

Hai presente quella sensazione quando sai di non dover manco rispondere all’e-mail di richiesta preventivo? Ecco, ascoltala sempre. In questo caso, e-commerce di misconosciuti prodotti enogastronomici ecosostenibili cruel free.

Sono un appassionato di frattaglie che manco Lucifero a tre teste con la gente che gli penzola dalle bocche, eppure (sempre per quella passionaccia dindarola di cui sopra) mi sono ritrovato ad accettare un lavoro che, per rapporto mai decollato con cliente esigente (e mezzo hippy), ho svolto con sufficienza e facendolo pure trasparire. Caduto su tutto: preventivo troppo basso, analisi poco accurata – non conoscendo il settore lo doveva essere il doppio -, ottimizzazione standard ma con risultati troppo a lungo termine.

Intendiamoci, sono un sostenitore del “di Franza o di Spagna, purché se magna” e di essere professionale a prescindere ma in questo caso ho toppato. E stava pure per finire a colpi di cetriolo.

Cosa ho imparato da questi errori

Fermo restando che questi sono due casi su altre situazioni minori che, anche in virtù dell’esperienza, sono riuscito a imbastire; ciò che conta veramente è NON ripetere gli stessi errori.

Magari farne di nuovi, ecco. E imparare. Come ha insegnato il Santo Pegasus alla generazione degli anni ’80, non è importante quante volte ti buttano a terra, ma rialzarsi dopo ogni singola caduta. Sarà pure poetico ed emo dire che “è meglio regnare all’inferno che servire in paradiso” ma vuoi mettere regnare direttamente in paradiso?

E tu? Quante volte sei caduto e come ti sei rialzato?

Benedetto Motisi

Sito personale : www.seojedi.it
SEO e Copywriter Freelance.
Ho tenuto e tengo corsi per Upter, Politecnico di Milano, DoLab School di LUISS.
Aiuto ogni giorno singoli e aziende a trovare la giusta visibilità sul canale Search.

Libri scritti da Benedetto Motisi

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