Come fare SEO sul sito della tua Web Agency

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Come utilizzare le tecniche SEO in maniera efficace per il sito della tua web agency?

Hai trascorso gli ultimi decenni scrivendo tonnellate di articoli di approfondimento che dovevano spingere le pagine web business della tua web agency sui motori di ricerca. Hai fatto tutto giusto, ottenendo sempre il semaforo verde del plugin SEO yoast, ma ciononostante invece di migliorare, il sito web sembra andare peggio mese dopo mese e non sai più come fare.

Niente paura, può darsi che tu abbia riposto troppa fiducia nella SEO copywriting, che per carità è importante, ma può non bastare a determinare il posizionamento su Google per un sito web che presenta problemi di natura strutturale. Vediamo insieme come riconoscerli e metterli a posto.

 

Percorsi interni

Apri la search console e vai alla voce LINK INTERNI. Qui trovi una lista con tutte le pagine del tuo sito web in ordine decrescente a partire da quella che ottiene il numero maggiore di link dalle altre pagine dello stesso sito. Intanto se la pagina che ne riceve di più è Privacy/policy, puoi subito dedurre che qualcosa non va. Più in generale fai caso alla distanza tra le varie pagine rispetto al numero dei link interni che ricevono.

Se sono approssimativamente simili è probabile che la struttura delle pagine sia schiacciata. Questa situazione molto frequente, dipende il più delle volte dal fatto che il menu principale (o main) contiene link a TUTTE le aree e le sottrarre del sito web, in pratica a tutte le pagine. Ma se da ciascuna pagina è possibile raggiungere TUTTE le altre, come fa Google a capire che esistono percorsi precisi da seguire?

Fare SEO significa (anche) orientare la scansione dei bot dei motori di ricerca nel modo più economico verso le pagine del nostro sito web destinate alla conversione. Se dalla pagina B posso raggiungere solo la pagina A, Google capirà che il percorso da B verso A è unico, quindi esiste un rapporto particolare tra il contenuto di B e quello di A, ma se dalla pagina B posso raggiungere tutte le altre del sito web, come potrò aspettarmi che Google colga le mie intenzioni rispetto a dove mi interessa condurre gli utenti?

FAI ATTENZIONE a non commettere l’ingenuità di pensare che gli utenti debbano poter raggiungere ogni pagina da qualunque punto del tuo sito web, perché se questa logica può avere senso altrove, il sito di una web agency può proporre servizi anche molto diversi tra loro, alcuni dei quali potrebbero non essere interessanti per le stesse persone.

Per capirci se un tuo potenziale cliente finisce da Google in un’articolo di approfondimento sulla SEO, perché fargli trovare link a pagine pertinenti con i servizi di video making o di organizzazione eventi sul web? Non c’entrano niente! Semmai dall’articolo di approfondimento, l’utente userà il motore di ricerca interno o ripartirà dalla homepage da cui tutte le aree principali saranno raggiungibili.

 

La logica del grappolo o silo

Dalla homepage devi poter raggiungere le aree principali, ma da ciascuna area principale NON devi per forza poter raggiungere le altre. Per fare un esempio, immagina che il menu della homepage presenti link verso le aree SEO, Social media e Google ADV. Il menu di ciascun’area interna potrebbe NON presentare link verso le altre aree, ma solo verso le pagine di contatto, costi/preventivo e company profile. All’interno di ciascun area puoi descrivere il servizio e proporre link a pagine di approfondimento come articoli del blog pertinenti con quel servizio.

 

Evita di sovrapporre pagine e archivi

Molto spesso i siti delle web agency presentino blog interni le cui categorie sono ottimizzate in modo sovrapponibile rispetto alle pagine dei servizi. Se hai la pagina SEO e allo stesso tempo la category SEO nel blog interno e magari i link verso queste due aree hanno sempre lo stesso anchor text, appunto “SEO”, puoi incorrere nel fenomeno di cannibalizzazione interna: Google vedrà due pagine ottimizzate allo stesso modo e proprio per questo motivo non riuscirà a dare rilevanza ad alcuna delle due. Un bel guaio!

Per evitare questa situazione ti suggerisco di non utilizzare pagine descrittive dei servizi, ma solo categorie (archivi) di articoli, il cui testo introduttivo conterrà appunto la descrizione del servizio corrispondente. Se utilizzi wordpress ti suggerisco il plugin Rich text tags che consente di formattare il testo introduttivo di una pagina di categoria, proprio come se fosse quello di una normale pagina di wordpress. A seguire, la pagina archivio mostrerà il classico listato degli articoli consultabili. Ho scritto di questa pratica nel mio blog, in riferimento alla strategia di posizionamento degli archivi.

 

Elementi di conversione

A Google interessa molto capire se un sito web è utile rispetto al suo scopo. Per essere utile agli utenti, il sito di una web agency deve condurli dagli articoli alle pagine che descrivono i servizi e da queste a compiere un’azione precisa, come ad esempio compilare una form di contatto per richiedere maggiori informazioni. Gli articoli devono dunque invitare gli utenti a visitare la pagina del servizio corrispondente e devono farlo in modo chiaro, visibile, magari con un bel pulsante di quelli con su scritto CLICCA QUI, messo in risalto da una buona call to action, non semplicemente con un link anonimo dello stesso colore del testo, scritto in corpo 10 px grigio scuro su fondo grigio chiaro. Insomma, puoi fare molto meglio di così.

Ragionando in questo modo riuscirai a creare buoni percorsi di scansione per i bot di Google e allo stesso tempo un sito leggero e facile da navigare per i tuoi utenti.

Se queste dritte ti sono state utili e finalmente i contenuti del tuo sito cominciano a spiccare, Francesco Margherita ti aspetta in libreria con il suo libro-mantra “Manuale di SEO Gardening”per scoprire tutte le tecniche più efficaci per creare un sito web vincente!

Non dimenticare di seguirci sulla nostra pagina Facebook Dario Flaccovio – Web & Business, per rimanere costantemente aggiornato sugli ultimi trend digitali, in ambito web e business.

 

Ed ora, al lavoro!

Francesco Margherita

Sito personale : SEO Garden
Sociologo, scrittore, musicista, assistente alla cattedra di Comunicazione, Marketing e Pubblicità presso l'Università Federico II di Napoli, offre consulenza e formazione SEO e cura il blog SeoGarden.net.

Libri scritti da Francesco Margherita

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2 Commenti
  1. Marco Ilardi 6 anni fa

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