SEO e segnali web essenziali: nuovi fattori di ranking

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Fino a poco tempo fa eravamo tutti ossessionati dalla necessità di rincorrere il contenuto ben strutturato per una SEO di livello, ma ultimamente mi pare di comprendere che tra i fattori di ranking prenda sempre più piede la User Experience e l’usabilità da mobile.

Basta dare uno sguardo a Google Search Console per notare una voce nuova e diversa tra i miglioramenti apportabili al proprio sito, legata per l’appunto ai segnali web essenziali e all’esperienza da mobile.

La SEO dunque sta mutando, non saranno più i soli contenuti ottimizzati oppure la struttura di un sito a determinare il posizionamento.

Avete notato ciò di cui parlo? Sicuramente gli esperti sorrideranno, ma per noi puristi dei contenuti sono delle scoperte interessanti.

L’essere responsive o meno entra ufficialmente tra i fattori di ranking su Google e non ci sono più scuse per posticipare interventi di ottimizzazione, occorre correre ai ripari e procedere con restyling massivi nell’ottica della velocità e dell’alleggerimento dei contenuti pubblicati, testuali e grafici.

Ma cosa occorre per avere una piattaforma che ci consenta di migliorare il posizionamento?

User Experience e segnali web essenziali: impatto sulla SEO

Sicuramente, la rapidità di caricamento del sito è un elemento chiave. LCP (largest contentful paint) superiori a 4 secondi vengono segnalati anche da Google Search Console come segnali web essenziali da migliorare, anzi, da risolvere prima possibile.

In particolar modo ciò riguarda l’esperienza da mobile, deve essere performante, veloce e senza intoppi.

Se i tempi di caricamento non rientrano nei 2,5 secondi, l’utente abbandonerà il sito più facilmente, perché tempi di risposta troppo lunghi scoraggiano la navigazione e l’esigenza di trovare una risposta.

In secondo luogo, la Site Map è importantissima: serve per gestire i contenuti nonché le modalità di organizzazione e anche collegamento tra loro.

L’utente si aspetta risposte sempre più immediate, complete ed esaustive, bisognerà quindi lavorare ulteriormente anche sul content writing, perché rimane un punto fermo: il principale fattore di ranking è sempre il contenuto interessante e pertinente.

Detto questo, è necessario che i core web vitals -le nuove metriche Google- siano sotto controllo, perché l’ottimizzazione mobile è ora un fattore di ranking ufficiale, e in secondo luogo perchè il SEO mobile sta diventando sempre più importante dato che un numero crescente di persone accede ai siti da smartphone.

I ricercatori di mercato prevedono che l’uso del mobile non è destinato a fermarsi, ma anzi, aumenterà vertiginosamente.

Strumento utilissimo in tal senso per monitorare lo stato di salute del sito è Page Speed Insight che riporta il rendimento del sito dell’ultimo mese dando anche suggerimenti utilissimi per il miglioramento prestazionale.

Gli altri due core web vitals sono FID e CLS, rispettivamente, il tempo intercorrente tra la prima interazione della persona sulla pagina e la risposta del browser e la stabilità visiva del layout.

Ormai ci siamo, questo è l’anno del cambiamento principale lato SEO mobile, ed è già in atto.

E tu, hai provveduto a ottimizzare il tuo sito? Lasciaci un commento!

 

Alessandra Litrico

Responsabile comunicazione e social media Dario Flaccovio Editore

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