15 esercizi di scrittura creativa da provare subito

0 Flares 0 Flares ×

esercizi-di-scrittura-creativa

Quando si parla di scrittura creativa spesso si cade nel seguente tranello: considerarla come frutto del “bello stile” e figlia di non meglio precisate “doti innate”. Secondo questa prospettiva essa scaturirebbe dall’estro del singolo, senza mediazione né preparazione. Il tranello ne nasconde un altro: pensare che esistano persone dotate e, proprio per questo motivo, depositarie della capacità di scrivere in modo creativo, e altre prive di questo dono chiamate pertanto ad accontentarsi di quelle altrui. 

Fortunatamente faccio parte della cerchia di chi sa che la scrittura creativa altro non è se non la capacità di fare accadere qualcosa dentro di noi e di fissarlo sulla carta, utilizzando le parole come strumento capace di cogliere qualcosa che ancora non esiste e portarlo di qua, nel mondo in cui abitiamo di solito.

Niente guizzi della mente, niente barocchismi. Anzi, la mente non c’entra nulla con la creatività: è proprio l’armamentario di divieti, problemi e tabù che coincidono con essa che finisce per rendere sterile ogni nostro tentativo di uscire dalla norma e cogliere suggestioni, idee, epifanie, non detto e rimosso.

Avete presente tutte le volte che diciamo: “avrei dovuto ascoltare di più il mio istinto?”. Precisamente. Si tratta di una forza a cui diamo pochissimo credito, perché sin da piccoli un sistema miope ci inculca il dogma per cui alcune cose semplicemente non esistono. La scrittura creativa invece è l’esatto contrario: ascoltare l’istinto, godere di questa presenza a se stessi, riconoscerne la gioia e la responsabilità. Assaporarne il grande e denso silenzio, al punto da decidere di metterlo in comune con gli altri.

Dirò di più: la scrittura creativa è intimamente collegata allo sperimentare il “flusso” teorizzato da Mihály Csíkszentmihályi: una condizione ottimale dello spirito caratterizzata da estremo coinvolgimento, capacità di concentrarsi sull’azione, motivazione e gratificazione totale.

Sotto questo aspetto, più che di creatività fine a se stessa è giusto parlare di presa di coscienza.

Scarica le prime 33 pagine del mio “Manuale di scrittura digitale creativa e consapevole”.

Scrittura creativa, mente, presenza

Ci sarebbe molto da dire sul concetto di presenza, messo sovente alla prova da una società sempre più frenetica, che ci confonde e sovrappone i concetti di “esperienza” e “performance”. La prima è votata al vivere schiettamente quanto accade, la seconda è incentrata sul risultato fine a se stesso, e ci porta a vivere tutto come un mezzo per un fine, e non come un fine in sé.

Ci sarebbe moltissimo da dire sul ruolo della mente e su quel “ergo sum” che non deriva dal cogitare, oscillando come pendoli tra un futuro che ci preoccupa e un passato che non ci soddisfa o forse non ci appartiene del tutto, ma dalla quieta e schietta voglia di viverci l’unica cosa che c’è: il presente. Il momento. Questo momento, proprio mentre accade.

La Vita e la scrittura creativa accadono al tempo presente, qui e ora, mentre noi lanciamo la mente a domani, o dopodomani, oppure rimuginiamo su quanto accaduto ieri o l’altro ieri. In una parola, non ci siamo. Non siamo presenti. Non ci siamo, né per noi, né per gli altri, e la nostra situazione di vita diventa un riflesso di quello che la mente proietta. Come se stasera andassi al cinema e, a un certo punto, mi convincessi di “vivere” dentro la pellicola, fino a non distinguere più il film da ciò che sono veramente. Uno strazio, se ci pensate bene.

In tutto questo marasma pretendiamo di essere creativi: ossia di lasciarci guidare dall’intuizione, una forza di proporzioni spaventose che crea al posto nostro, quando invece siamo schiacciati dai pensieri. Dal devo, dal posso, dal mi dicono di fare. Dal domani e dallo ieri.

15 ESERCIZI PER COLTIVARE LA SCRITTURA CREATIVA

A questo punto del post vi starete chiedendo: “Perché la scrittura?”. Sì, certo, capisco. La scrittura perché è un’arte performativa che ci mette in condizione di sperimentare il flussocreativo. La scrittura perché tra le arti performative è l’unica che obbliga intuizione e pensiero cosciente a lavorare insieme. La scrittura perché va a prelevare dal nostro inconscio individuale e collettivo intuizioni, illuminazioni, epifanie e frammenti e poi, tramite il codice delle parole, ci obbliga a fissarlo su carta in un atto che poco a poco diventa liberatorio e terapeutico.

La scrittura, infine, perché ci permette di trasformare in strutture consce quegli elementi che un sacco di tempo fa abbiamo confinato nell’inconscio, lasciandoli accadere alle nostre spalle, al di là dei nostri propositi più buoni, al di là di ciò che è bene o male per noi e per gli altri. In una dimensione diabolica in cui ci sono ma, al contrario delle loro conseguenze nefaste, non si manifestano.

Ecco perché la scrittura, arte terapeutica a tutti gli effetti che ci aiuta a liberarci da queste pastoie e a trovare tempo da dedicarci, con attenzione e affetto. Basta poco per iniziare. Oggi, per l’appunto, propongo quindici esercizi molto semplici tratti da uno dei miei laboratori online di scrittura dedicati ad appassionati e professionisti.

PAROLE, PAROLE, PAROLE…

Prendi un dizionario o un libro che ti piace. Aprilo su una pagina a caso. Annota la prima parola che ti salta all’occhio. Ripeti questa operazione per 10 volte. Poi scrivi un testo cercando di utilizzare tutte le 10 parole che hai annotato. Questo esercizio ti aiuterà ad allenare le libere associazioni mentali, pescando dentro di te quei significati e quei percorsi di senso altrimenti molto difficili da individuare.

SCRITTURA CREATIVA: OGNI PAROLA HA UN SUONO

Scegli una lettera dell’alfabeto che ti piace, ad esempio la R o la S. Scrivi una o due frasi che contengano quante più R o S possibili. Un esempio? Io ho scelto la L e quindi scrivo: “In Limousine limo il linguaggio e la litania dei caselli lo illumina da lontano”. Questo esercizio di aiuterà a comprendere il potenziale sonoro delle parole e a utilizzarlo per aumentare l’impatto emotivo dei tuoi testi.

IL RITMO E’ DARE I NUMERI!

E se io ti dicessi 4, 4, 6, 7, 3, 5, 2, 9, 11, 13? Tu che penseresti? Che do i numeri, chiaramente! E infatti è così: ti va di provare a scrivere un breve testo composto da 10 frasi che contengano rispettivamente 4, 4, 6, 7, 3, 5, 2, 9, 11, 13 parole ciascuna? Questo esercizio serve a capire cosa determina il ritmo di un testo e a gestirlo nel migliore dei modi.

I CINQUE SENSI

Scegli un oggetto che hai in casa. Descrivilo per iscritto ponendo attenzione a dare risalto a quanti più sensi possibile: vista, tatto, olfatto, udito, gusto.

Questo esercizio serve ad allenare la nostra attenzione, allargandola ai sensi che purtroppo utilizziamo sempre meno: tatto, olfatto, udito, gusto.

PAROLE A CATENA

Qual è la prima parola che ti viene in mente se dico gabbia? E la seconda? E la terza? Bene, scegli una parola a caso dal dizionario, annotala su un foglio e scrivi di getto tutte le parole che ti vengono in mente. Non pensare troppo, procedi nella massima libertà.

Questo esercizio serve ad allenare la creatività e il pensiero generativo.

PERFETTI CONOSCIUTI

Fai una passeggiata e fotografa una persona incrociata per strada. Lei non si deve accorgere che la stai fotografando, né vi dovete conoscere. Quindi non vale fotografare un tuo amico incontrato per caso. Quando torni a casa stampa la foto e, basandoti solo sugli elementi che essa contiene (esempio: una sciarpa rossa, un cappotto grigio, un’acconciatura buffa, gli occhi verdi o un paio di occhiali vintage, un’espressione sorridente) scrivi una breve biografia di questa persona. Perché quell’espressione? Dove ha comprato il cappotto? Ecco, prova a immaginarlo.

Nelle immagini cogliamo il senso e l’essenza dell’oggetto rappresentato. Questo esercizio è un ottimo punto di partenza per chi vuole cominciare ad approfondire questo concetto.

RISCRIVI LA STORIA CON UNA STORIA

Scegli un personaggio storico di cui conosci, anche solo vagamente, la vita. Annota su un foglio alcune parole chiave che contraddistinguono questo personaggio. Ad esempio, se hai scelto San Francesco potresti annotare “lupo di Gubbio”, “vesti donate ai poveri”, “Assisi”, “povertà” e “fede”. Bene, parti da questi elementi per riscrivere, in una paginetta, la vita del personaggio che hai scelto. Mi raccomando: la regola per questo esercizio di scrittura creativa è che devi stravolgere completamente il tuo personaggio. Io, ad esempio, potrei scrivere di Francesco, terribile malfattore chiamato “il Santo” dai suoi sgherri, originario di “Assisi”. Francesco, dopo una vita vissuta in “povertà” si ritrovò per caso a rubare una “fede” nuziale della cugina. Da lì un’escalation di furti che lo portò a capo di una banda di ladri e gli valse il nomignolo di “lupo di Gubbio” da parte della popolazione atterrita. Per entrare a far parte della sua banda, gli aspiranti ladri e malfattori dovevano sopravvivere a un pericolo, spesso micidiale rito di iniziazione chiamato “vesti donate ai poveri”, durante il quale erano metaforicamente chiamati a spogliarsi della loro vita precedente per entrare nella criminalità organizzata. Visto? Ora tocca a te!

Questo esercizio è utile a tutti coloro che vogliono approfondire il legame tra scrittura creativa e narrazione.

AMICI DI PENNA

Scrivi una lettera indirizzata a te stesso (o te stessa). Il mittente sei tu quando avevi dieci anni. Il destinatario sei tu oggi, alla tua età attuale. Ci sono molte cose che non ti sei detto in tutto questo tempo: forse è il caso di metterle nero su bianco. Che ne pensi? Cosa ti deve rivelare il tuo “te” bambino?

Questo esercizio di scrittura espressiva aiuta moltissimo a esprimere emozioni, stati d’animo, esperienze che altrimenti possono non trovare spazio nella nostra quotidianità. Rivolgerci a noi stessi è un ottimo modo per conoscerci meglio.

IERI È VENUTA A TROVARMI…”

Questo è l’incipit di un testo che ti chiedo di scrivere per questa serie di esercizi di scrittura creativa. Inizia con queste parole, “Ieri è venuta a trovarmi..” e al posto dei puntini di sospensione inserisci il nome di un’emozione che hai distintamente provato nei giorni scorsi, o che magari per qualche motivo torna a trovarti spesso. Hai provato felicità? Bene, ti è venuta a trovare Gioia! Ora, scrivi un testo che descriva dettagliatamente la seguente scena: Gioia suona il campanello, tu la fai entrare in casa e… Che succede poi? Descrivi la tua emozione, se fosse un essere umano come sarebbe fatta? Come si vestirebbe? Come parlerebbe e quale sarebbe il suo passato? Dove è nata, le piace la minestra? Perché è venuta a trovarti? Che cosa ti vuole dire? Come ti ha cambiato questo incontro? Pensa a tutte le domande che le faresti e ti faresti, e inserisci le risposte in questo piccolo racconto. Questo è un altro esercizio di scrittura espressiva utile a tutti coloro che vogliono utilizzare carta e penna per capire meglio le proprie emozioni.

SCRIVERE È RESPIRARE!

Vai in un luogo tranquillo. Anche il parco sotto casa tua va bene, ma se hai la possibilità di uscire dalla città per qualche ora e immergerti nel verde, tanto meglio. Fai una passeggiata e stai in silenzio. Cerca di non farti distrarre da telefonini, email e notifiche varie. Ascolta il silenzio attorno a te e fai silenzio dentro di te. Se emergono pensieri, lasciali scorrere via. Limitati a guardarli come guarderesti un programma noioso alla televisione. Ci sono, si manifestano, se ne vanno: stop. Ad un certo punto riuscirai a essere abbastanza quieto. Bene, concentrati sul respiro. L’aria entra, l’aria esce. Tutto qua. Se, a questo punto, emergono delle parole (come ad esempio “casa, gelato, fontana, fortuna, piedi, sorella, foglie, scarpe, serenità, natura”), annotale su un taccuino. Tornato a casa, scrivi in assoluta libertà un breve testo – scegli tu la lunghezza – che contenga le parole che hai annotato. Questo è un esercizio di scrittura basato sulle libere associazioni mentali, ma con un pizzico di atteggiamento meditativo in più.

SCRIVI UNA LETTERA AL TUO ALTER EGO

Chiamato anche “lettera al tuo osservatore interiore”, questo esercizio è molto potente perché permette di entrare in contatto con quella parte di noi che conosciamo appena. Chi è il tuo alter ego? Puoi immaginarlo come un personaggio dei fumetti, come uno spirito che abita dentro di te o più semplicemente come una forza, un colore o una forma geometrica. Molti studenti mi hanno riferito di aver visualizzato una sfera rossa, chi all’altezza del plesso solare, chi invece pochi centimetri sotto il proprio ombelico. Non importa quale forma darai al tuo alter ego: scrivigli una lettera e confidagli tutto ciò che nessuno sa di te.

Questo esercizio di scrittura terapeutica è utile per tutti coloro che vogliono lavorare in profondità su se stessi.

DESCRIVI LA RELAZIONE FONDAMENTALE

Osserva un fiore, una pianta o un albero per almeno 5 minuti. Poi chiediti: “Cos’abbiamo in comune?” e scrivilo. Cerca di individuare sulla relazione che vi lega. Potresti scoprire di avere molte cose in comune.

Questo esercizio di scrittura unisce creatività, contemplazione e meditazione. Serve ad affinare la comprensione delle relazioni che ci legano a ciò che ci circonda.

TRASFORMA UN DIFETTO IN UN PREGIO

Il classico esercizio semplice ma molto profondo. Prendi un tratto del tuo carattere che ti è sempre parso un difetto e trasformalo in un pregio. In altre parole, scrivi come mai è fondamentale possederlo e quali vantaggi ti dà.

Questo esercizio di scrittura è un modo divertente e veloce per comprende le strategie che mettiamo in campo per relazionarci a noi stessi e agli altri.

SCRIVI COME IL TUO EROE

Ognuno di noi ha il suo eroe. Può trattarsi di uno sportivo, di una persona dello spettacolo, di un eroe dei fumetti. Bene, scriviti una lettera di incoraggiamento immaginando che sia il tuo eroe a scrivertela. Cosa ti direbbe per incoraggiarti? Cosa vedrebbe in te di bello, valido e meritevole di essere sostenuto e appoggiato?

Questo è un potente esercizio di visualizzazione creativa, utile per comprendere un po’ più da vicino i propri punti di forza.

SCRIVI AI SETTE COLORI

Rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco, bianco. Scrivi una lettera a ciascuno dei colori di questo elenco. Se non sai cosa dire, inizia proprio così:” Caro Arancio, io ti voglio bene perché…”. Non porti limiti, sperimenta la scrittura libera e lascia che sia il tuo affetto a guidare le parole. Procedi attraverso libere associazioni di idee che ti faranno scoprire alcuni aspetti molto interessanti di te, del tuo corpo e del tuo rapporto con i colori e i simboli.

Questo è un esercizio di scrittura molto utile per tutti coloro che vogliono sperimentare il potere dei colori sulle nostre emozioni.

Spero che questi esercizi di scrittura creativa ti siano piaciuti e che svolgerli sia per te un’esperienza significativa. Ti va di condividere la tua opinione nei commenti? Se ti va seguimi sul mio sito www.segnalezero.com e su facebook, i miei canali digitali dove, tra le altre cose, parlo di contenuti web, strategie di comunicazione, scrittura digitale e storytelling.

Grazie e… buone parole e buona presenza!

Piero Babudro

Sito Web personale : Segnale Zero
Consulente nel campo della comunicazione digitale, digital media strategist, docente e formatore. Lavora a fianco di aziende, agenzie, professionisti, enti pubblici e privati su progetti cross-mediali caratterizzati da una particolare attenzione alla produzione di contenuti e al rapporto con la community.

Libri scritti da Piero Babudro

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 LinkedIn 0 0 Flares ×
10 Commenti
  1. Alessia Pellegrini 6 anni fa
  2. Piero Babudro 6 anni fa
  3. Valentina 6 anni fa
  4. giovanna cali' 6 anni fa
  5. Piero Babudro 6 anni fa
  6. Zaila 6 anni fa
    • Piero Babudro 6 anni fa
  7. isabella 6 anni fa
  8. VANESSA 1 anno fa
    • Redazione 1 anno fa

Replica

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I dati saranno trattati per consentire l'inserimento e la pubblicazione dei commenti e delle recensioni. Prima di lasciare il tuo commento, leggi l'Informativa Privacy

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 LinkedIn 0 0 Flares ×