Dove trovare idee per scrivere?

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Trovare idee per scrivere? Meno difficile del previsto. Ogni cosa che ti circonda è una fonte di ispirazione. Per cui, come dico nel mio “Manuale di scrittura digitale creativa e consapevole”, sintonizzati con ciò che hai attorno e cogli i segnali al volo. Impara a immaginarti come una radio alla ricerca delle frequenze giuste. Le idee fioccheranno quanto più saprai coltivare il giusto intuito.

L’osservazione è fondamentale anche perché la scrittura, contrariamente a quanto molti pensano, è molto più legata alla capacità di ascolto (di sé e dell’ambiente circostante) che di quella di “dire”. Ma al di là dell’attitudine del singolo, esistono decine di suggerimenti con i quali da anni aiuto giornalisti, blogger, copywriter, web editor e appassionati di scrittura a trovare le migliori idee per scrivere.

Prima di tutto, però, un piccolo passo indietro. Cosa stai per scrivere? Un racconto o un post per il tuo blog? Perché la differenza non è poca, anzi. Per semplicità dividerò i potenziali testi in due categorie: Informativi da una parte, Narrativi dall’altra. Nella prima rientrano, ad esempio, i testi di un sito web, i post di un blog o gli articoli scritti di un quotidiano o rivista; fanno parte della seconda un racconto breve, un romanzo o anche un’operazione di Storytelling che serve a narrare un’azienda, un marchio o un evento in modo creativo e convincente.

Blog, sito web, rivista: suggerimenti per trovare idee per un testo Informativo

Chi scrive si è trovato almeno una volta nella vita a sfidare la pagina bianca in mancanza di idee concrete o tempo per svilupparle, oppure a dover garantire una linea editoriale varia e continuativa alla propria rubrica o al blog gestito per lavoro, piacere o necessità. Come fare? Dal mio punto di vista, i pilastri per trovare sempre nuove idee per scrivere sono:

  1. Leggere. A costo di dire una cosa scontata, ci tengo a sottolineare il ruolo della lettura. Non dico leggere qualsiasi cosa: Dylan Dog probabilmente non ti torna utile se devi scrivere un post su come si organizza la vacanza perfetta a Bucarest. Sfruttalo, nel senso buono, quando devi cimentarti su storie dell’orrore o sei in cerca di aiuto per dar vita a una storia seriale. Leggere articoli, post o contributi su un certo tema è il presupposto fondamentale per coltivare la confidenza con l’argomento e la sicurezza nel dipanarne gli aspetti poco conosciuti. Che è un ottimo punto di partenza. In più, se ti occupi di informazione, leggere molto e incrociare le fonti da cui ti arrivano le informazioni è un ottimo metodo per attivare il “sesto senso” anti-bufale e anti-fake news.
  2. Monitorare gli altri contributi sul tema. È un corollario del punto precedente, ma presuppone di saper “leggere col rasoio” le notizie con cui entri in contatto. Il metaforico rasoio ti serve per sminuzzare la notizia in sé e trovare tutte quelle piccole imperfezioni e mancanze che si tramutano in opportunità gigantesche di approfondire un tema specifico. Il giornale concorrente ha trattato con superficialità la polemica tra il sindaco e il comitato di quartiere? Perfetto, questo è un tema da riprendere e sviluppare meglio. È un’idea di cui scrivere. Un blog che si rivolge alla tua stessa nicchia di pubblico spiega i rudimenti del SEO Copywriting, ma tu trovi che ci sia molto altro da dire per fornire al lettore una chiave di lettura più precisa? Ottimo, questa è un’altra idea di cui scrivere. Occhio che non sempre saranno gli altri a compiere errori o a peccare di superficialità. Anzi, il più delle volte ti trovi a confrontarti con professionisti navigati e precisi. Un ottimo stimolo per migliorare, no? La tua capacità di porti la fatidica domanda “Cosa manca? Cosa non è stato detto? Cosa si può dire?” deve essere più forte della loro abile penna.
  3. Mappe mentali. Uno strumento di lavoro semplice, immediato, intuitivo e capace di fornire preziose idee per scrivere sono le mappe mentali. Calcola che per ogni post o articolo se ne possono scrivere molti altri in sequenza. Tutto sta ad allenare la propria capacità di trovare parole chiave, concetti collegati a una parola di partenza.
    Esempio di mappa mentale. Poniamo il caso che ti venga chiesto di scrivere uno o più post o articoli sulla figura professionale dell’educatore cinofilo. Come puoi trovare le idee? Semplice, associando al primo concetto una serie di domande o parole chiave. Provo a svolgere l’esercizio così da mostrarti come funziona.
    trovare-idee-per-scrivere-esempio-di-mappa-mentale-per-parole-chiaveHo svolto questo esercizio praticamente in tempo reale giusto per spiegarti come usare le mappe mentali, e ci ho messo circa 12 minuti per trovare almeno 15 idee grezze. Ogni idea può diventare spunto per successivi articoli o approfondimenti, o addirittura può diventare l’inizio di una nuova mappa mentale. In ogni caso, se ti eserciti bene con le mappe mentali trovare buone idee per scrivere non sarà più un problema. Anche perché, se ci pensi, sono partito da un concetto piuttosto di nicchia (Educatore cinofilo), figuriamoci quante idee possono saltare fuori esplodendo alla stessa maniera argomenti più ampi.
  4. Strumenti digitali. Spesso l’inventiva non basta. E, in ogni caso, se scrivi per la Rete è buona norma utilizzare strumenti come Google Trends, Keyword Planner, Answerthepublic o SEOZoom per conoscere nel dettaglio quali sono le ricerche degli utenti dei motori di ricerca rispetto a una parola chiave o a un concetto. Sarà così possibile valorizzare al meglio le tue idee, costruire contenuti che incontrano le esigenze reali del tuo pubblico. E anche trovare nuove idee per scrivere, perché no?
  5. Social media. Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, YouTube e Tumblr sono ottime fonti di idee, a patto di sapersi districare in mezzo alle conversazioni e scegliere solo quelle caratterizzate da un certo grado di “notiziabilità” e spessore. Vale lo stesso discorso di prima: se usati con criterio, questi canali diventano un ottimo aiuto per porci la domanda “Qui cosa manca?”.
  6. Cinema, libri e televisione. Oltre alla possibilità di recensire saggi, romanzi, film o serie tv, i media tradizionali continuano a essere un’inesauribile fonte di ispirazione per articoli o post, ma anche per costruire cornici narrative di riferimento che permetteranno al lettore di identificarsi maggiormente con la storia raccontata. Stai pensando a un post sui nuovi lavori digitali? Bene, perché non inizi a scriverlo utilizzando Il Cerchio di Dave Eggers come punto di riferimento narrativo, così da dare una connotazione più emotiva alle informazioni raccolte?
  7. Protagonisti. I social media ci hanno avvicinato tremendamente alle altre persone, almeno su un piano virtuale. Seguire i protagonisti e in generale gli opinion leader di una determinata nicchia ti permette di entrare in contatto con riflessioni e spunti che possono essere trasformati in idee per scrivere articoli o post. Anche in questo caso, sta alla tua sensibilità saper distinguere l’informazione dal chiacchiericcio.

Racconto o Storytelling: trovare idee per un testo narrativo

Le idee per scrivere nascono dai “perché?”. Ogni storia scaturisce da tre elementi: uno o più perché, un ambiente di riferimento e i personaggi che vi abitano dentro. Uno schema di base, questo, valido nel caso in cui tu debba scrivere un piccolo racconto d’invenzione, un romanzo di mille pagine, ma anche progettare un’iniziativa creativa di Storytelling aziendale. Raccontare e raccontarsi è un processo naturale, che peraltro accade da sempre in quanto base di ogni forma di riconoscimento e identità.

  1. Coltivare i perché. È molto importante guardarsi attorno e coltivare la curiosità necessaria a porsi le piccole o grandi domande capaci di irrobustire un testo narrativo. L’osservazione della realtà è una pratica decisiva per allenare la curiosità, elemento imprescindibile per trovare idee per scrivere. Quindi, il mio primo consiglio è: coltiva il dubbio, allena l’occhio e fuggi dai luoghi comuni.
  2. Cinema, musica, televisione. Film, romanzi, racconti, serie tv. L’ho detto e lo ripeto: sono un’inesauribile fonte di idee per scrivere o di spunti utili per i nostri esercizi di scrittura creativa. Scegli un film, racconta la trama in circa mezza paginetta. Poi lascia decantare il testo un paio di giorni. Rimettici le mani e cambia il finale, modifica un personaggio, aggiungine un altro, togline un terzo; ambienta la storia in un altro luogo, in un altro tempo. Posizionala nel futuro, tra diecimila anni, oppure nella preistoria. Questo è un esercizio di una potenza indescrivibile.
  3. Lavorare sulla struttura del racconto. Tutte le storie hanno una comune struttura: il protagonista vive una situazione di partenza che potremmo definire Equilibrio iniziale. Questo equilibrio si rompe e la sua vita viene cambiata. Le peripezie cui il protagonista andrà incontro sono il preludio alla ricostituzione dell’Equilibrio iniziale, che potrà tornare solo quando si sarà messo tutto nuovamente al suo posto. Su questo schema si basa la maggior parte di ciò che è stato scritto. La cosa fantastica è che basta una piccola modifica allo schema per ottenere le basi concettuali di un genere letterario. Come? Beh il genere Noir, ad esempio, oltre che su un’ambientazione particolare si basa sul disagio che crea nel lettore/spettatore la mancata ricostruzione dell’Equilibrio iniziale. Anche a vicenda conclusa, storia finita, caso risolto, l’equilibrio non tornerà mai quello di prima e tutti i personaggi, a loro modo, resteranno segnati dalle vicende. Tornando alla struttura, l’ordine è sempre: Equilibrio iniziale, Rottura, Peripezie, Ricostruzione dell’equilibrio iniziale. Gioca su questi elementi e scoprirai le piccole grandi storie che si annidano praticamente ovunque.
  4. Lavora sui personaggi. Ogni storia è fatta di “personaggi”. Le virgolette sono obbligatorie perché sto parlando di figure che si muovono dentro la storia e vengono determinate non tanto dal chi o cosa sono, ma dal loro aspetto funzionale. Ossia da come contribuiscono a mandare avanti la storia e a darle spessore. Sotto questo punto di vista, Joseph K. non è diverso dalla “numero uno” di Zio Paperone, da Daenerys Targaryen o dall’Amministratore delegato della società per cui lavori: ognuno svolge una funzione precisa all’interno di un testo. Non è questo il momento di tirare fuori Greimas, ma i suoi preziosi studi sulle figure attanziali sono decisivi per capire come si sviluppa ogni storia e ogni meccanismo di Storytelling. All’interno di ogni testo narrativo c’è sempre qualcuno che ha il potere di far scaturire gli eventi, qualcun altro che è chiamato ad affrontare una serie di azioni sulla base di un mandato ricevuto e che, alla fine, riceve una ricompensa per quanto fatto. Lungo la sua strada troverà chi o cosa lo aiuta nel suo percorso e chi o cosa tende invece a ostacolarlo.
  5. Metodo a esplosione. L’intuizione è un’arma potentissima per trovare idee per scrivere. Parti da una frase molto semplice: “Un uomo si trova invischiato in un mistero molto più grande di lui”, oppure “Due amici si incontrano dopo tanto tempo. Hanno molte cose da dirsi e un segreto da rivelare”. Osserva bene questa frase, cercando di immaginare tutti i perché e i “Cosa manca?” della situazione. Esplodila in un bozzetto di circa 10-15 righe. Rileggilo e correggi, cambia, togli o aggiungi tutto ciò che non ti convince: alla fine di questo primo passaggio avrai in mano una piccola storia. Prova a esploderla ulteriormente, seguendo lo stesso processo di prima e aggiungendo altri particolari o domande che nel frattempo ti sono venute in mente. Quando avrai ottenuto un documento di un paio di pagine probabilmente avrai in mano una storia. A questo punto, aggiungi le “cornici narrative”, elementi che permettono di contestualizzare una storia o di aggiungere valore, elementi, dettagli, sottotesti e interpretazioni. Il passo successivo è suddividere questa storia in scene. Ogni scena potrebbe diventare un capitolo di un romanzo, un paragrafo di un racconto, un elemento dello storyboard di un fumetto, un pezzo di una sceneggiatura di una Web Serie.

Questi sono i principali metodi che consiglio di utilizzare per trovare idee per scrivere. In conclusione, aggiungo un ultimo elemento che, se vogliamo, possiamo definire extratestuale. Quanto detto finora, se affrontato senza l’Intenzione (altro concetto che spiego nel mio libro) può risultare vuoto. Coltivare l’intuito e la creatività, contrariamente a quanto si crede, significa agire in modo da fare ciò che si è chiamati a fare senza attendersi automaticamente risultati dalla propria azione. La pensa così anche David Lynch, il regista di Twin Peaks, che in un bellissimo libro ha scritto: “C’è un oceano di soluzioni in ciascuno di noi. Quando ti immergi in questo oceano, nella coscienza, lo ravvivi. Non ti immergi però alla ricerca di una soluzione in particolare; lo fai per ravvivare l’oceano di coscienza”.

Ti va di dirmi cosa ne pensi nei commenti? Ah, se ti va, seguimi sui miei canali dove, tra le altre, cose parlo di scrittura, copywriting e creatività. I link li trovi sul mio profilo Autore qui su WebinTesta.it.

Immagine: Pixabay

Piero Babudro

Sito Web personale : Segnale Zero
Consulente nel campo della comunicazione digitale, digital media strategist, docente e formatore. Lavora a fianco di aziende, agenzie, professionisti, enti pubblici e privati su progetti cross-mediali caratterizzati da una particolare attenzione alla produzione di contenuti e al rapporto con la community.

Libri scritti da Piero Babudro

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