Cosa me ne faccio di Google Plus?

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Google Plus, dopo tre anni il social network è ancora un fallimento

Google sembra aver abbandonato lo sviluppo della piattaforma, ormai in netto ritardo rispetto a Twitter, Facebook e perfino Pinterest. Ma non tutto sarebbe da buttare

riporto titolo e sottotitolo del post pubblicato su Wired che ha suscitato tanto interesse. Prima di tutto voglio dire Grazie, grazie a tutti coloro che mi hanno contattato per avere informazioni e il mio parere, vuol dire che ho lasciato un segno indelebile nei loro teneri cuori. La seconda cosa che voglio dire è Calma, è semplicemente un post, neanche dei peggiori sull’argomento. Credo che ci sia tanta attenzione perché è stato scritto su Wired, quindi tanti identificano il pensiero dell’autore del post con quello di Wired e se Wired dice che Google+ è un fallimento forse è vero. Non staremmo qui a discuterne altrimenti. Poi ci sono quelli che se la ridono come i bambini quando dici “culo”, senza ragionamento, solo perché così, mi fa ridere. In realtà dice che è “ancora un fallimento”, quindi c’è un barlume di speranza altri lo davano per MORTO un anno fa. Credo che il primo fallimento sia definire Google Plus un social network, fa anche quello, ma è un Social Layer, questo è la differenza, enorme differenza.

Ho scritto questo post il 15 Luglio, quindi sono due le cose: sono un precog oppure in questo post ci sono cose trite e ritrite e trattate spesso alla “EAU DE ROSE”.

Lo sviluppo di Google Plus non si è assolutamente arrestato (Google My BusinessGoogle+ Storiessecchiata di funzionalità immaginiaggiungi persone, hangout button, etc) vi sono frequenti interventi che ti fanno capire il continuo aggiustamento verso un obiettivo ben preciso, la sincronizzazione di tutti i servizi in un’unico grande ecosistema.

La star di Google Plus è la conversazione, parliamo di questo, non di web referral. Ma se proprio vogliamo parlare di web referral, chiediamoci cosa fanno gli utenti appena arrivati sul tuo contenuto. Una ricerca della Shareaholic.com (guarda caso) da un’ottima risposta basata sull’analisi dei dati di 6 mesi di traffico (Settembre’13 – Febbraio ’14) di oltre 200.000 siti con un numero di visitatori unici mensili complessivi di circa 250 milioni. (Per quanto amplio sia il campione, non corrisponde precisamente alla realtà, ma ne dà un buon ritratto)
engagement Google Plus

YouTube è il campione indiscusso. Frequenza di Rimbalzo 43,19%, Pagine viste per visitatore 3, Tempo trascorso per ogni visita  4 minuti.
Capire il perché è abbastanza scontato, il video è un contenuto per sua natura coinvolgente, inoltre per come è strutturato YouTube è facile cadere nella tentazione di guardarsi un video correlato. Un contenuto tira l’altro e tu resistere non puoi!

Google+ genera un traffico qualitativamente migliore per i propri contenuti rispetto a Facebook e Twitter. Ogni Google Plusser passa mediamente oltre 3 minuti su contenuti condivisi dai collegamenti nelle sue cerchie, inoltre la percentuale di abbandono è al 50,63%, la più bassa tra tutti i social network analizzati.

Ti ho già detto che Google+ e YouTube sono collegati? Riesci a intravedere la miniera d’oro di engagement di cui stiamo parlando?
ROI ADDICTED
Se sei uno tra quelli che preferisce un carrello pieno ad un indice di engagement sopra la media ed una visibilità dei contenuti superlativa, ti ricordo che secondo un’analisi condotta su 5 milioni di dollari di acquisti online avvenuti attraverso la piattaforma di social commerce (Addshoppers.com) le visite provenienti da utenti Google+ sono risultate in assoluto le più proficue. Mentre Facebook detiene ovviamente la più alta percentuale di fonte di reddito sociale complessivo (38,76 per cento) data la mole enorme di traffico prodotto, un contatto Google+ vale una media di 10,78 dollari, rispetto ad un contatto Facebook a 2,35 dollari e un rinvio Twitter a 1,62 dollari. Fonte: SocialTimes.com Maggio 23, 2013

Concentrerei fortemente le nostre energie sul modello conversazionale delle piattaforme per utilizzarle al meglio. MAI essere tifoso di una piattaforma, ma un tenero curioso che le studia tutte per trovare quella più efficace ai propri scopi.

Non c’è nessuno

Google+ è, dopo soli tre anni dalla sua nascita, la seconda piattaforma social più grande al mondo in termini di utenti attivi nello stream, più di 300 milioni (fonte GlobalWebIndex), certo siamo ancora lontani dai numeri di Facebook, ma non direi che è un social poltergeist. Sempre GlobalWebIndex nel suo report “GWI social” del Q1 2014 indica una costante crescita nelle adesione e scrive

Vic Gundotra ha recentemente annunciato la sua partenza, lascia Google+ con buoni livelli di adesione in tutte le nazioni, ma con particolare rilievo nei mercati emergenti (come pure in Francia ed Europa meridionale). Infatti, la portata della piattaforma è ancora spesso sottovalutato: il continuo aumento di Google+ riflette la sua importanza come uno strato social che connette i servizi di Google e il suo successo nella creazione di un modello social alternativo a piattaforme come Facebook.

questo è quello che scrive chi analizza i dati, tira tu le tue conclusioni.

Da Mobile?
App Google Plus
Trovi l’articolo completo su DataMediaHub.it, ela­bo­ra­zione effet­tuata sele­zio­nando le app dei social dai  dati  Audi­web sull’audience a marzo da mobile.

La comunità Google+ sta crescendo più velocemente di quanto si possa immaginare, lo dimostra anche gli 1,5 miliardi di foto caricate ogni settimana. Aggiungo inoltre che Google+ va oltre la piattaforma in quanto non è un semplice social network, ma un social layer, cioè le sue funzioni si estendono su tutti i servizi Google. A mio modo di vedere un utente che commenta un video YouTube sta eseguendo un’azione G+,  idem l’utente che usa Hangouts su Gmail oppure visualizza una nota in Google Maps.

Il fatto che tu scriva qualcosa e nessuno ti caghi non vuol dire che non ci sia nessuno, vuol dire che forse lo stai usando male, forse stai parlando in cucina, mentre tutti sono in salotto.

É lento e macchinoso

Su lento non saprei, stai utilizzando IE6? In merito al macchinoso, non è che è diverso da Facebook e la cosa ti destabilizza un pochino? Google Plus ti permette di compiere le azioni “classiche” di un social network in modo assai semplice, le cose si complicano, è vero, se vuoi utilizzare al meglio tutti i suoi potenti tool, come ad esempio gli Hangout on air. Questo vale un po’ per tutti i canali social comunque, crediamo di conoscere al meglio  Facebook, Twitter o Linkedin solo perché li utilizziamo da un po’…  ma questo non vuol dire che sia effettivamente così… anzi. Google Plus è macchinoso solo perché ti permette di formattare il testo? Perché ti crea in automatico gli album fotografici dei momenti importanti della tua vita? Perché ti permette di ascoltare e parlare con chi vuoi  e gestire la privacy tramite le cerchie? Perché ti permette di fare hangout con un semplice clic? Perché ti fa configurare una volta sola i dati e le informazioni del tuo Brand e li riutilizza contemporaneamente sulla Google Search, su Google Maps e su Google+? Non credo, ha bisogno però che tu ci dedichi il G+iusto.

Hanno forzato la mia presenza! Io non lo voglio!

Gli accessi ai vari servizi Google (Gmail, Drive, Maps, Play, YouTube, etc) compreso Google+ sono ora gestiti da un unico account.  Google+ è Google, non è questione di forzare la mano o meno, ma capire o meno lo strumento che si utilizza, oltretutto gratuitamente.

Hanno tirato via le faccine dall’authorship! Allora l’authorship è MORTO? Ma anche se dovesse sopravivvere a cosa serve senza faccine? Perché? Perché? UAAAAAA UAAAAAAA UAAAAAA

Lo so, lo so, fatto bua. Adesso calmati. Capisco che molti “addetti ai lavori” per spingerti su Google Plus ti hanno montato a dovere la questione della faccina e devo dire che aveva il suo perché, ma l’authorship non ha assolutamente perso di importanza e devi impostarla quanto prima. Grazie all’authorship, Google avrà ben chiaro quello che pubblichi e potrà valutare l’affidabilità, pertinenza e la popolarità dei tuoi contenuti assegnandoti un punteggio (author rank) che si presume sarà utilizzato, tra le altre cose, per premiarci o affossarci nei risultati di Google Search. Informati e poi decidi: authorship

Sono quelli che hanno chiuso Google Wave! Muore pure Google Plus!

E’ vero! Sono gli stessi che senza troppi sentimentalismi hanno chiuso anche Google Reader. RIP! Quindi? Non usiamo più Google o Android perché potrebbero morire un domani? Dai! Inoltre bisogna contestualizzare i vari progetti e dargli il giusto peso. Google Reader, Wave sono degli accessori, belli ma comunque degli accessori, Google+ integrato in profondità con tutti i servizi Google, sostanzialmente è Google stesso. Online siamo tutti alti 2 metri e mezzo, bellissimi e pieni di aforismi da citare e piatti fighissimi da fotografare. Sappiamo tutti che poi la realtà non è proprio questa. Google ne è consapevole e con G+ ha proprio lavorato sull’identità, in modo tale da osservare i comportamenti dei suoi utenti e il modo in cui utilizzano i vari servizi, per poter proporre servizi e annunci sempre più puntuali e personalizzati. Larry e Sergey non hanno intenzione di chiuderlo, quindi smettila di frignottare per Google Wave, che probabilmente non avrai e non avresti mai usato.

OK non muore, ma ho Facebook, perché utilizzare Google Plus?

È come dire: perché usare la forchetta se ho il cucchiaio? La risposta è nella domanda, sono cose ben diverse. Entrambe le posate ti permettono di mangiare, una però è più efficace dell’altra per mangiare gli spaghetti… anzi per gli spaghetti c’è qualcuno che deve necessariamente usarle assieme! Parto con il dire che Google+ non è paragonabile con nulla, perché non c’è nulla di simile. Una Social Spine che attiva e rafforza l’intero ecosistema Google, che influenza ed integra i servizi più utilizzati della rete tra cui Google Search. Riepilogo le caratteristiche principali che differenziano Google Plus e Facebook in questo articolo.

Sono un social media coso, mi conviene fare le battutine su Google Plus oppure iniziare ad utilizzarlo?

Solo tre parole: hai perso tempo. Questo per due motivi:

  1. Google+ è importantissimo per il tuo personal branding. nessun altro canale social ti permette di mostrare chi sei, cosa fai e come lo fai mettendoti a disposizione così tanti strumenti interessanti, potenti e competitivi, fruibili (quasi tutti) da un’unica interfaccia.
  2. Quando i tuoi clienti ti chiederanno: Google Plus? La tua risposta sarà: ummm ahhhhh ehhhh ohhhhhh ihhhhh mmmmmmm, doveva morire!

Sono un albergatore, faccio like alle battutine del social media coso su Google Plus oppure mi informo e capisco come sfruttarlo a mio vantaggio?

Così a occhio e croce ti suggerirei di.. sfruttarlo, anche perché di vantaggi ne avresti davvero tanti. Il social media coso si può permettere in qualche modo di perdere tempo, al momento si becca i like per lo sberleffo, domani arriveranno clienti interessati a Google+, con una folata di vento si tirerà fuori dagli impicci. Per te, scricciolo, le cose sono differenti. Google non sta fermo ad aspettarti, recupererà in rete, con tutti i rischi del caso, i dati che ti riguardano, anziché pescare quelli gestiti da te grazie a Google Plus! Ti conviene leggere questo articolo Google My Business (a breve lo arricchirò con nuove info). Accerchiamoci forte forte 

Salvatore Russo

Sito personale : www.salvatore-russo.it
Direttore marketing di 6sicuro.it, si occupa di Web dal 1998. Fin dagli albori di Google Plus ha sostenuto questo social fino a diventare uno dei docenti più esperti d’Italia. In tre parole: un vulcano in eruzione.

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