Instagram e il case study STAILtone: coerenza, costanza, personalizzazione

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Due anni fa scrissi il libro Trova la tua identità su Instagram e condividi foto uniche, un manuale semplice e a tratti scherzoso che però tratta l’argomento Instagram in modo piuttosto concreto. Due anni per una piattaforma social sono tantissimi e in questo lasso di tempo sono cambiate molte cose a livello di “tecnicismi” per l’utilizzo di questo social, ma i concetti base restano sempre gli stessi. Uno dei più importanti è quello che dà anche il nome al titolo e cioè che al di fuori del giusto orario di pubblicazione, l’editing dell’immagine da condividere, la cura nella stesura di una caption (o didascalia) e la scelta degli hashtag deve esserci alla base un progetto concreto. Un progetto concreto, lineare e distintivo che faccia in modo che il tuo profilo sia non dico migliore, ma diverso dagli altri, che dia un motivo al fruitore esterno di vederti e ricordarti, di apprezzarti e motivarlo in questo modo a iniziare a seguirti.

Nel libro sono contenuti molti esempi di questo tipo perché è un passo fondamentale per avere un’ottima esperienza di questa piattaforma. È chiaro che nessuno ti vieti di pubblicare foto casuali, ma se il tuo fine è quello di riuscire ad emergere in una piattaforma popolata da ben 600 milioni di utenti, è chiaro che quello non è il giusto metodo. Nulla può essere lasciato al caso e quindi anche il tuo profilo Instagram deve avere una coerenza e una concretezza assoluta.

Possono sembrare parole vuote o banali, ma non è così e posso dartene una prova estremamente concreta. Da qualche tempo il mio profilo è diventato estremamente noto e virale grazie al mio progetto #STAILtone, una serie di immagini dove l’idea alla base è molto semplice: condividere delle immagini con dei colori ben definiti ripresi e associati alla scala colore di riferimento della mazzetta pantone. Ho coniato un hashtag dedicato al progetto e assolutamente personale dato dalla contrazione del mio nickname (@stailuan) e la parola Pantone, da qui il nome finale di “STAILtone” che poi non sarebbero altro che le tonalità di Stailuan, ovvero dei luoghi che frequento nella mia vita.

Volevo realizzare degli scatti che rappresentassero i posti in cui vivo, o in cui ho viaggiato, senza scadere nel banale e senza “gareggiare” con fotografi estremamente più bravi di me. Allo stesso tempo volevo che questi scatti fossero legati alla mia persona e alla mia professione di grafico: anche un poco casualmente ne è nato questo progetto.

Ma una buona idea non è sufficiente: serve molta costanza, come te lo spiego anche nel libro. Dalla prima immagine condivisa ad oggi sono passati più di due anni, durante i quali c’erano dei risultati ma non così eclatanti. Poi tra la costanza e la coerenza è successo che sia stato intervistato da CREATORS di Vice, ripreso da My Modern Met, Bored Panda e 9GAG; da quel momento il mio progetto è diventato virale e a rimbalzare a destra e sinistra nel web, facendomi diventare “il grafico che accosta le mazzette pantone ai colori della vita reale”.

Coerenza di progetto, costanza nel portarlo avanti ed estrema personalizzazione della gallery, in poche parole: trovare la propria identità su Instagram e condividere foto uniche.

Comunque vada, sarà un successo, anche se non si diventerà degli influencer almeno si sarà cresciuti a livello personale e professionale.

E tu, hai un tuo progetto su Instagram che ti va di condividerci?

Andrea Antoni

Sito personale : Andrea Antoni
Per pubblicizzare i suoi lavori come graffiti-writer inizia ad interessarsi alla grafica, entrando in un loop che lo porterà a diventare professionista freelance in entrambe le discipline. Quando non è connesso a Internet probabilmente è in mezzo al mare sulla tavola.

Libri scritti da Andrea Antoni

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